La Sicilia contro il Coronavirus
Un nemico invisibile chiamato Covid-19
Ci troviamo in uno dei periodi più grigi della storia dell'umanità, braccati da un nemico invisibile, che potrebbe celarsi dietro ognuno di noi. Un momento di profonda crisi che lascerà un solco nella memoria di ognuno di noi e che costringerà l'essere umano a cambiare. Si chiama Covid-19 (COrona VIrus Disease 2019) o più comunemente Coronavirus, una malattia infettiva respiratoria causata dal virus denominato SARS-CoV-2, così altamente contagioso da essere stato proclamato come pandemia dall'OMS.
La situazione in Italia
L'Italia è stato il primo paese europeo ad essere stato colpito da coronavirus, un primato di cui avremmo sicuramente fatto a meno. I numeri sono in continua crescita vertiginosa in tutta la penisola, ma soprattutto nelle regioni del nord, come la Lombardia, l'Emilia Romagna e il Veneto. Bergamo si è trasformata in un lazzaretto, dove le bare escono ogni giorno dalla città trasportate da una sfilata di carri dell'esercito. Uno spettacolo orribile, che continua imperterrito a scalfire l'anima delle persone.
In tutto lo stivale è una continua lotta, dove gli operatori sanitari, ormai stremati, lavorano senza tregua per cercare di rispondere alla gravissima situazione. Medici, infermieri e tutti gli operatori sanitari sono in trincea a combattere nonostante le difficoltà nel reperire in abbondanza tutti gli strumenti necessari.
La risposta del Presidente del Consiglio e del Governo è stata coraggiosa, emanando un decreto che ha costretto tutte le attività commerciali non necessarie a chiudere e intimato alle persone di rimanere a casa. Decisioni dure, ma piene di responsabilità.
La risposta della Sicilia al Coronavirus
Seppure la diffusione del virus sia meno marcata in Sicilia, la crescita del numero di contagi comincia a essere importante e preoccupante, soprattutto nelle grandi città. Stiamo parlando di un sistema sanitario già ridotto all'osso, dove mafia e corruzione hanno ancor di più evidenziato i tagli alla sanità degli ultimi 30 anni.
Circa 35000 siciliani sono tornati in madrepatria dalle zone di massima allerta del nord, nonostante i costanti appelli a non tornare per non rischiare di aumentare il livello di contagio in una regione con una sanità già allo stremo. Il Presidente della Regione Nello Musumeci ha deciso di intervenire con tutti i mezzi per contrastare il contagio, cercando di creare un argine per chi arriva in Sicilia e inasprendo le misure di limitazione del decreto.
Questi i numeri in Sicilia aggiornati al (/03/2020)
- Tamponi effettuati:
- Positivi:
- Ricoverati:
- Isolamento:
- Guariti:
- Deceduti:
La situazione più grave si verifica a Catania, dove la crescita dei contagi continua imperterrita, seguono Palermo, Siracusa, Messina. Nonostante la stragrande maggioranza della popolazione stia rispettando le limitazioni, in tanti, probabilmente troppi, ancora passeggiano, viaggiano e socializzano come se nulla fosse.
L'unico sistema per fermare l'espansione del contagio è uno: STARE A CASA! Sembra solo uno slogan di questi tempi, ma non lo è; la Cina ci ha dimostrato che è l'unico sistema per contrastare questo maledetto virus.
Siamo siciliani, siamo italiani, siamo cittadini del mondo, siamo uniti, per la prima volta contro lo stesso nemico invisibile. Il nostro impegno e i nostri sacrifici ci porteranno fuori da questo incubo.